URP Comune di Bagnolo Mella - Massimo Cornacchiari - 05/05/2008
Ho ricevuto dal Segretario Generale del mio Comune la comunicazione con cui mi si invita (in realtà impone) di inviare i comunicati stampa che produco al servizio CED per la pubblicazione sul sito, senza la firma.
Vi chiedo un aiuto per capire se quanto richiesto è lecito e legittimo.
Vi ringrazio per la collaborazione.
Servizi di Comunicazione Comune di Desenzano del Garda - Stefano Benini - 06/05/2008
Il tema "firma sì/firma no" torna periodicamente d'attualità.
A mio parere i comunicati stampa NON hanno la firma, e non per negare il riconoscimento all'autore quanto per aggiungere prestigio istituzionale. E' il Comune che parla attraverso Massimo Cornacchiari, non viceversa; va da sè che tutta l'informazione viene dall'ufficio stampa.
Tuttalpiù - se ci lavora più d'un collega - una minuscola sigla.
Ufficio stampa Consiglio della Regione Liguria - Alessandra Repetto - 06/05/2008
Concordo pienamente. L'uso della sigla può essere una soluzione nel caso di
uffici stampa grandi, ma non è obbligatorio.
Ufficio Stampa Provincia di Pesaro e Urbino - Marcello Ciamaglia - 06/05/2008
L'unica fonte che può aiutarci, anche se non del tutto pertinente, a dirimere la questione sulla firma è la legge 633/41 (diritto d'autore) artt. 39 e seguenti. Se il collega è invece contrattualizzato si può far riferimento anche all'art. 9 del Contratto di lavoro giornalistico FNSI-FIEG.
Detto questo ritengo che questa decisone sia prerogativa dell'organo di vertice, in questo caso il Sindaco, da cui l'ufficio stampa dipende ai sensi dell'art. 9 comma 3 della Legge 150/00.
In sintesi: si può anche disporre che un comunicato non sia firmato ma la decisione spetta al Direttore o Capo Ufficio Stampa, in assenza di queste figure spetta all'organo di vertice e non al segretario generale.
Il mio parere è che più della firma sono importanti i contenuti, la firma, o meglio una sigla, possono comunque servire per identificare l'estensore.
Ufficio Stampa Comune di Bagheria - Marina Mancini - 06/05/2008
Il nostro compito è fare informazione e promuovere l'ente, quindi rapportarci con i colleghi della stampa (cartacea, on-line, radio TV ecc.) i quali devono poterci contattare sempre ed in qualsiasi momento per ragguagli, richieste di approfondimenti, contatti e devono poter contattare proprio quel giornalista (addetto stampa) fonte della notizia.Occorre creare rapporti di fiducia. Il tempo è un fattore non da poco per la stampa. Se i colleghi perdono tempo nel reperire la fonte possono anche decidere di non darci spazio, di non approfondire.
La firma (e/o la sigla) in calce al comunicato (e aggiungerei tutti i recapiti telefonici, incluso il mobile
di servizio) aiuta a contattare più velocemente l'addetto stampa.
E poi scusatemi se il responsabile di un procedimento, per legge, deve essere noto perché mai non dovrebbe esserlo altrettanto il redattore di un comunicato?
Si aggiunga a queste considerazioni il fatto che siamo giornalisti, è bene che si capisca il ruolo che svolgiamo
nell'ente e che lo capiscano anche i nostri stessi enti. Ancora oggi facciamo fatica a far capire l'importanza di
informazione e comunicazione per non parlare del rispetto della legge 150/00 (a quanti di voi pagano i contributi all'INPGI, non oso chiedere chi ha il contratto giornalistico), ma qui innesco una lunga discussione e lascio perdere.
Vi invito a leggere "Come creare un Ufficio stampa" (prima e seconda edizione) 1997 - Sperling & Kupfer Editori di Francesco Pira, amico, giornalista e docente universitario che, se ricordo bene, dedica appunto qualche paragrafo del suo lavoro alla necessità di firmare i comunicati stampa.
In lista comunque ne avevamo già parlato vedi si è detto il lista:
URP Inpdap Trieste - Monica Ferri - 06/05/2008
Contribuisco volentieri a questo scambio di idee portando, semplicemente, la mia esperienza di quando lavoravo presso una emittente locale.
I comunicati stampa che arrivavano in redazione non erano mai firmati in fondo (come si fa con la normale corrispondenza) ma riportavano correttamente (in alto a sinsitra) i dati relativi alla fonte emittente, logo, etc accompagnati da un nominativo a cui rivolgersi per gli ulteriori ed eventuali approfondimenti.
Spesso erano accompagnati da cover in cui era specificato, oltre all'ente e all'ufficio, anche un nominativo di riferimento.
In questo modo quando il giornalista incaricato di coprire quell'evento, e che aveva necessità magari di accordarsi o di richiedere ulteriori informazioni come ben sottolinea Marina, è facilitato nel suo lavoro.
Ufficio Stampa e Relazioni con il Pubblico Comune di Bra - Raffaele Grillo - 07/05/2008
La mia esperienza è completamente diversa da quella della collega Francesca.
Questo perché è l'istituzione, e quindi la struttura preposta all'informazione, e non l'amministratore che dà la notizia agli organi di stampa. Noi indichiamo una sola sigla in calce al comunicato per distinguere chi lo ha redatto (siamo in tre in ufficio stampa) e diamo l'indicazione dell'ufficio cui rivolgersi per avere maggiori informazioni sull'argomento.
Ufficio Stampa Comune di Cosenza - Elena Scrivano - 07/05/2008
Forse in questo caso il Segretario generale ha voluto evitare la firma ripetuta ossessivamente sul sito ad ogni comunicato, il che mi sembra comprensibile ed anche opportuno per non appesantire la pagina dei comunicati.
Al Comune di Cosenza noi facciamo così: sul sito niente firma, ma solo l'indicazione che i comunicati vengono dall'Ufficio Stampa. Verso l'esterno, invece, noi giornalisti dell'Ufficio Stampa non firmiamo, ma mettiamo le iniziali del nome (ci conoscono tutti), così il collega che vuole approfondire può farlo con la persona giusta.