Tutto questo attiene soprattutto alla qualit� dei "prodotti", siano essi web, atti o norme, alla loro validit� in termini di analisi costi-benefici.
Non ci si accontenta pi� di sapere se il sito contiene le informazioni, ma se ne testa l'usabilit� per garantire che la qualit� percepita dagli utenti sia alta. Se
il sito istituzionale: (sta alla) garanzia di usabilit� = (come) l'atto amministrativo: garanzia di un servizio pubblico
e se - secondo le nuove tendenze -
l'atto amministrativo: procedimento decisionale inclusivo = l'atto normativo: AIR analisi di impatto della regolamentazione,
allora i test, le euristiche, le linee guida per l'usabilit� sono strumenti di garanzia del cittadino, come l'AIR lo � per le norme e come i procedimenti a pi� voci lo sono per i provvedimenti amministrativi.
L'attenzione si sposta ad un momento preliminare: si chiamano in anticipo gli interessi in gioco per dar voce agli stessi soggetti che al contrario - in casi di mancata concertazione - potrebbero condurre a patologie.
Queste deviazioni dalla corretta via possono essere nel Web l'abbandono da parte degli utenti di siti non usabili, nel campo amministrativo la nascita di conflitti e contenziosi, nel campo legislativo la produzione e la stratificazione di cattive norme, magari disapplicate.
La crescente attenzione verso questi temi fa ben sperare nell'incremento della prevenzione delle problematiche attraverso opportune analisi preventive che mirano ad evidenziare le criticit� prevedendo l'impatto invece di attenderne l'esito.
Proprio per questo � meglio condurre anche i test di usabilit�, o le analisi euristiche e/o gli studi secondo linee guida, ancora durante la fase progettuale, per dar luogo subito a dei correttivi che prevengano i fenomeni di disaffezione e di abbandono, tanto paventati come il mancato esercizio dei diritti a ricevere servizi pubblici o le conseguenze negative di norme sbagliate.