Alla base dell'usabilità c'è il processo user centered. L'essenza di questo processo, che prevede il coinvolgimento dell'utente finale del prodotto in tutto il ciclo di ideazione, progettazione e sviluppo, può essere definita come "la pratica di disegnare i prodotti in modo da permettere all'utente di assolvere i propri compiti con il minimo stress e la massima efficienza".
Figura7 - I componenti del Processo User centered.
(Tratto da RUBIN, J., Handbook of Usability Testing, John Wiley and Sons, New York, NY 1994, pag. 11)
I quattro principi dello UCD, che ne riassumono le caratteristiche, sono:
Questo approccio produttivo comporta:
Alla base del ciclo di produzione di un sistema interattivo entrano in gioco tre elementi:
Il modello progettuale è il modello concettuale del progettista.
Il modello dell'utente è il modello mentale sviluppato attraverso l'interazione con il sistema.
L'immagine del sistema risulta dalla struttura fisica che è stata costruita (comprese documentazioni, istruzioni, etichette).
Il progettista si aspetta che il modello dell'utente sia identico al modello progettuale.
Ma il progettista non parla direttamente con l'utente; tutta la comunicazione avviene attraverso l'immagine del sistema.
Se l'immagine del sistema non rende chiaro e coerente il modello progettuale, l'utente finirà per formarsi un modello mentale sbagliato.
Per una buona progettazione sono quindi necessarie due condizioni:
Fondamentale diventa quindi il principio del mapping: la metafora che indica la relazione fra due cose: i comandi e il loro azionamento e i risultati che ne conseguono.
A facilitare questo processo interviene il feedback: l'informazione di ritorno che segnala all'utente l'esito della propria azione e il conseguente stato del sistema.
I problemi di usabilità e le difficoltà di interazione esistono quando non vengono rispettati questi principi: i comandi diventano arbitrari e non giustificati, costringendo l'utente a un inutile sforzo di memoria.