Comunicazione pubblica usabile

Usabilità per la comunicazione pubblica - Orientarsi nella progettazione e nella valutazione dei siti web istituzionali

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Per sapere di cosa si tratta


A che cosa serve questo CD

Per chi vuole sapere subito da dove nasce

Le pagine del prodotto che avete di fronte costituiscono una complessa base-dati di tecniche, concetti e informazioni riguardanti l’usabilità. Frutto dell’esperienza e della competenza dei singoli esperti che le hanno curate, sono anche il prodotto della collaborazione di alcune amministrazioni pubbliche. Esse rispecchiano, per stile di analisi e giudizi, competenze e sensibilità dei singli autori - un elenco completo è alla pagina Credits - e poiché si rivolgono ad un pubblico di "non addetti ai lavori", i comunicatori pubblici, sono tutte caratterizzate da un intento propedeutico e introduttivo.

Questo CD può essere usato sulla base di tre livelli progressivi di complessità:

  1. come una generale base-dati di concetti e definizioni inerenti la materia – soprattutto nella prima Le Basi e nell’ultima parte Le Risorse;
  2. come uno strumento di auto-formazione che non richiede prerequisiti di conoscenza particolari che non siano quelli base di navigazione su Web – ci sono a questo scopo due moduli didattici Tutoriale;
  3. come uno strumento di orientamento nell’impiego delle tecniche di progettazione e valutazione dell’usabilità, preliminare alla formazione specialistica “per addetti ai lavori” – a questo scopo sono utili le due sezioni “Le Sperimentazioni”, che contiene il ricco materiale inerente la sperimentazione delle metodologie di usabilità di due amministrazioni, e “Come fare”, che offre una serie di strumenti metodologici.

In ogni caso i contenuti presenti in questo CD letti, studiati o solo consultati, possono costiture uno strumento di orientamento sia nella valutazione della qualità della comunicazione on line dei siti pubblici, sia nella concreta gestione delle professionalità di cui ci si avvale nei processi dl miglioramento del sito o portale web della propria amministrazione. 

A chi si rivolge 

Il know-how di tecniche e metodi qui contenuto, si rivolge ai comunicatori pubblici, esperti o no di ICT, esperti o no di comunicazione telematica, esperti o no di Web e gestione di siti internet. In altre parole, a tutte le figure della pubblica amministrazione coinvolte - in qualche modo e in qualunque punto della catena di produzione - nella gestione dei processi di informazione e comunicazione istituzionale. Lo fa in forma introduttiva, propedeutica, con un taglio quindi per “non addetti” alla materia ma, come si dice nella quarta di copertina di ogni buon manuale che si rispetti, cercando di essere utile anche a coloro che “addetti” lo sono. Più precisamente, le figure a cui guarda da vicino, come viene precisato nel Progetto da cui scaturisce questo CD, vanno dai componenti (tecnici o amministrativi) dei siti web istituzionali, agli addetti all’Ufficio Stampa o agli URP che curano contenuti sul web del proprio ente; dal Responsabile dell’Ufficio Qualità e Marketing, al Webmaster o sviluppatore html alle prese con l’applicazione della recente normativa sull’accessibilità e cosi via, senza escludere nessun altro operatore della comunicazione pubblica che per qualche verso abbia interesse a migliorare la qualità dei processi interattivi con gli utenti del proprio servizio.

Come si legge 

Il prodotto che avete tra le mani, o meglio, sotto la tastiera, è una via di mezzo tra un libro da sfogliare e un sito web. Del primo, ha l’ordinamento sequenziale di gran parte delle pagine, tra le quali è possibile trovare quelle di un vero e proprio libro a stampa. Del secondo, ha il codice con cui e’ stato scritto e la struttura ipertestuale, tipica della navigazione nel Web. Due pertanto sono le modalità principali di accesso al suo contenuto. Con la prima, potrete “sfogliarlo” a partire dall’indice laterale espandibile, in modo ordinato e completo per singolo capitolo, cliccando di volta in volta sulle iconcine “avanti” e “indietro”, che si trovano in basso all’interno delle singole pagine. La seconda, saltando secondo le vostre curiosità, di link in link. Non manca la possibiiità di navigarlo anche in modo "gerarchico", passando di livello in livello attraverso il percorso attivo del "sei qui" presente in ogni pagina. Fa eccezione a questa libertà di "movimento", la parte dedicata al Tutoriale che presenta un ambiente appositamente pensato per un percorso sequenziale e guidato di apprendimento. Ad esso, dato il suo carattere strutturato, vi consigliamo di dedicare, nella parte meno precaria della vostra giornata di lavoro, almeno mezz'ora di tempo per ognuno dei due moduli. A supporto della vostra lettura, oltre ai link di approfondimento interni alle pagine segnalati da una iconcina con la punta della freccia rivolta verso il basso, avrete a disposizione le icone di stampa, della mappa dei contenuti e di ritorno alla homepage, sempre presenti nella barra fissa in alto. In ogni caso, se volete informazioni più dettagliate di orientamento per la navigazione potete trovarle nella Guida all'uso del CD.

Che cosa dice 

Vediamo che cosa offre la lettura che state per fare - se l’avete già fatta “a spizzichi e bocconi” per conto vostro, vi proponiamo ora di farla sistematicamente con noi, seguendo l’ordine di presentazione del menu espandibile dell’indice laterale sinistro, ma se volete potete consultare al volo la pagina della Mappa dei contenuti.

I contenuti del CD sono suddivisi in sei parti, corrispondenti ad altrettante voci dell’indice laterale sempre presente. Brevemente, con ognuna di queste parti potrete:

  • incontrare l’usabilità in cinque minuti o in cinque ore - Le Basi
  • leggere o scaricare un libro sull'usabilità - Approfondire l'usabilità
  • approfondire le connessioni dell’usabilità con altre discipline - Usabilità per temi
  • conoscere percorsi passo-passo e strumenti metodologici - Come fare
  • prendere esempio dal lavoro di due amministrazioni di riprogettazione dei loro siti - Le sperimentazioni
  • seguire due moduli inteattivi di mezzora sulla progettazione e valutazione dell’usabilità - Il Tutoriale
  • consultare la Mappa dell’usabilità in Italia, sitografie commentate e utilità varie - Le risorse.

Ma vediamo più esattamente cosa si trova (autori e argomenti) in ognuna di queste sezioni per farvene un’idea prima di consultarle. Di seguito trovate raccolte insieme le introduzioni che potete leggere all'inizio di ciascuna di esse.

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Le Basi

Questa prima parte mira a fornire un accesso introduttivo ai metodi, ai concetti e alla storia della materia. Lo fa differenziando le modalità e i livelli di approccio – tempo disponibile e impegno di attenzione sono le variabili da considerare. Ecco allora un primo approccio sistematico all’ABC dell’usabilità in L’usabilità in pillole, curato da Rossana Galli. Un secondo incontro con la materia può avvenire a partire da qualche termine che è gia a vostra conoscenza, ma di cui volete sapere esattamente il significato nel Glossario curato da Marina Mancini (questa terminologia di base è stata tratta, con integrazioni e adattamenti, dal testo di Sentinelli che segue). Se poi volete farvi un’idea dell’usabilità ascoltandola dalla “viva voce” di alcuni esperti italiani, andate ai filmati curati da Claudia Cichetti de La voce degli esperti, dove Lorenzo Cantoni, vi parlerà della “metafora del  Bar"; Davide Bolchini della progettazione "per profili e scenari d'uso"; Michele Visciola del rapporto usabilità-innovazione tecnologica; e, infine, Marco Sentinelli dello stato della ricerca sull'usabilità in Italia. Per sapere infine come è fatto praticamente e con quali attrezzi funziona un laboratorio di usabilità, non avete che da visualizzare la pagina relativa alle Foto dal Laboratorio dove troverete un set di diapositive, da ingrandire, del Laboratorio di Accessibiltà e Usabilità e Gruppo Web Design e Progettazione Grafica del CSI-Piemonte.

Approfondire l'usabilità

Ancora per un approccio introduttivo ma più sistematico e sul presupposto che abbiate più tempo a disposizione, potete passare alla lettura/studio di un vero e proprio libro già pubblicato di Marco Sentinelli “Usabilità dei nuovi media", ed. Carocci, Roma 2003, interamente proposto per una lettura a schermo o comunque facilmente scaricabile per una fruizione a stampa.

Usabilità per temi

Nelle pagine di questa parte sono presenti esclusivamente contributi individuali di approfondimento. Il filo conduttore è il rapporto, in vario modo declinato dagli autori, dell’usabilità con altre materie o settori discilplinari. Troverete quindi trattata l’usabilità in relazione all’Accessibilità - approfondimento di Laura Massoli; in relazione alle sue Applicazioni - estrapolazione del capitolo 4 del libro “Usabilità dei nuovi media” di Marco Sentinelli - come già indicato, leggibile o scaricabile dalla sezione Approfondire l’usabilità; in relazione con la Comunicazione - approfondimento curato da Matteo Bocci; in relazione alla Comunicazione istituzionale, di Rossella Rega che mette in rilievo il senso e l'importanza che l'usabilità riveste per i comunicatori pubblici; e, infine, con il Nuovo diritto, curato da Rossella Cafagna. Il taglio dei contributi è perloppiù analitico e ricco di link di approfondimento, link che in questo contesto svolgono il ruolo delle note a piè di pagina di un testo a stampa.

Come fare

E' una sezione dedicata all’ausilio pratico-metodologico. Cosa deve sapere un comunicatore pubblico per utilizzare al meglio gli esperti di usabilità? Deve prima di tutto conoscere i passi di una buona progettazione usabile. Perciò abbiamo riprodotto il poster UPA (Usability Professional's Association) che tali step elenca con un po’ di ironia. Fabio Ciccolini ha tradotto queste indicazioni rivolte ai professionisti dell’usabilità. Il comunicatore pubblico deve poi sapere come si svolge un test di usabilità. Potrà farlo scorrendo le pagine de Il test di usabilità. Qui con leggerezza, ma anche con rigore metodologico, il Laboratorio Accessibilità e Usabilità e Gruppo Web Design e Progettazione Grafica del CSI-Piemonte (Consorzio per il Sistema Informativo) spiega in dieci passi come si organizza e a che cosa serve un test di usabilità. Infine, per chi volesse farsi un’idea sommaria della qualità di un sito web, la tabella "In & Out" in Il check del sito, curata da Rossana Galli, raccoglie in una check-list ("open source", provvisoria e non esaustiva) gli indicatori di quello che va e di quello che non va in un sito web.  

Il Tutoriale

Avete un’ora di tempo? Se la risposta è positiva, sappiate che da questa parte del CD potete accedere ai due moduli multimediali di apprendimento guidato, progettati da Lorenzo Cantoni e Davide Bolchini del Laboratorio "Tec-Lab" con 3 obiettivi: comprendere i fattori che caratterizzano la comunicazione attraverso un sito web; conoscere i primi passi nella progettazione di un sito usabile e di qualità attraverso la tecnica dei profili e scenari; orientarsi tra i diversi approcci di valutazione di un sito web. Se questi sono anche vostri obiettivi, seguitelo. Si tratta di un "mini corso" con verifica di apprendimento che vi consentirà di capire che cos’è l’usabilità e quali sono i vantaggi e gli svantaggi della progettazione e valutazione di un sito. Imma Citarelli del Formez ne ha coordinato la progettazione e Margherita Coppola anche lei del Formez, ha scritto la sceneggiatura dei due moduli. Fabio Ortile di ewebb ne ha curato la grafica. Prima di auguravi buona lezione, vi segnaliamo che attivando il tutoriale entrerete in un ambiente diverso da quello attuale ma sempre con la possibilità di ritornare alle pagine del CD per continuare la navigazione.

Le sperimentazioni

I documenti e le pagine che potete consultare in questa parte permettono di conoscere – magari per farne modello - l’esperienza di due amministrazioni che hanno applicato sul campo le metodologie dell’usabilità. Si tratta del Comune di Modena e dell’URP della Regione Campania che nel secondo semestre del 2004 hanno condotto una sperimentazione di riprogettazione delle interfacce di due siti. Euristiche, profili e scenari d'uso, sono le metodologie "messe alla prova". E' superfluo sottolineare quanto una "buona pratica" possa aiutare chi si trovi all'inizio di un cammino che abbia l'obiettivo di realizzarla. I caratteri di queste buone pratiche sono analizzati da Davide Bolchini che nella presentazione ne mette in rilievo i punti di forza. Materiale di riferimento tutto scaricabile, ovviamente, se non fruibile a video.

Le risorse

La situazione dell’usabilità in Italia non è delle migliori. Questo CD è stato realizzato anche per questo. Qui, consultando I dati dove è possibile trovare la mappa dell’accessibilità e dell’usabilità in Italia, realizzata da Marina Mancini, potrete conoscere i numeri complessivi del quadro esistente e riconoscere le esperienze “eccellenti” (che purtroppo si contano sulle dita di una mano). Cosa intendiamo per eccellenti? Quelle esperienze molto avanzate di applicazione dei metodi e delle tecniche dell’usabilità delle amministrazioni che non solo sono sensibili alla cultura dell’accessibilità e dell’usabilità, ma l’hanno tradotta operativamente nella riprogettazione delle interfacce dei siti alla luce di questi principi. Italiano, inglese e francese sono le lingue di riferimento dei siti commentati nella Sitografia da Rossana Galli (quelli in italiano e quelli in francese) e da Antonio Iossa (quelli in inglese). I giudizi frizzanti e/o seri degli autori rappresentano un modo veloce per farsi un’idea più approfondita dell’usabilità negli altri Paesi. Che sono tutti rigorosamente "linkati" con indirizzo per esteso (del tipo: http://www...) in modo da poterne fare anche una stampa significativa. Per completare il quadro, non poteva infine mancare la Bibliografia sull'usabilità, quella specialistica in lingua inglese e anche divulgativa in italiano, e una pagina dedicata alle risorse sotfware disponibili in rete.


Le caratteristiche tecniche

  • Interfaccia Web, navigabile tramite qualsiasi browser (testata con Internet Explorer, versioni 5, 5.5, 6, Firefox, Mozilla, Opera 7 per piattaforma PC; Safari, FireFox e Internet Explorer 5.2.3 per MacIntosh; FireFox e Mozilla per Linux), a più risoluzioni (layout tableless e liquido, con corretta disposizione degli elementi da una definizione di 800 per 600 pixel in poi);
  • XHTML 1.0 in versione strict + CSS 2.1, rigida separazione forma-struttura-contenuti;
  • CMS NetBox per la gestione il più possibile trasparente e corretta dei contenuti, in modo che siano accessibili e fruibili da tutti;
  • accurato test dei colori, per garantire la miglior leggibilità in relazione al contrasto cromatico e alla differenza di luminosità tra testo e sfondo (foreground e background);
  • gestione proporzionale della dimensione dei caratteri, in modo da non ostacolare ogni forma di personalizzazione da parte di utenti con problemi di vista;
  • attenta progettazione strutturale, con marcatori appositi per identificare porzioni semanticamente omogenee dei contenuti (liste, etichette, titolazioni) e strutturazione gerarchica dei medesimi (intestazioni);
  • uso di meccanismi per agevolare gli spostamenti e la navigazione (briciole di pane, skip ai contenuti, accesskey per le operazioni più comuni e/o importanti);
  • marcatura quanto possibile accurata dei cambi di lingua all'interno del testo;
  • uso molto limitato e massimamente ottimizzato per le presentazioni multimediale, che potrebbero far insorgere difficoltà in utenti con disabilità: i tutoriali in flash sono stati ottimizzati il più possibile per renderne universale la fruizione dei contenuti - e comunque vengono forniti contestualmente una trascrizione dei contenuti ed uno storyboard del tutoriale in formato PowerPoint; i filmati con le interviste sono tutti dotati di allegato in formato aperto con la trascrizione delle parole pronunciate;
  • sono stati sviluppati 3 tipi di link - ciascuno caratterizzato da un'icona esemplificativa - per attuare alcune specifiche esigenze di questo progetto: un link per gli approfondimenti (contestuali, ma non appartenenti strettamente al dettato del testo), uno per i collegamenti a risorse esterne, uno per li rimandi bibliografici.

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