Carta d'identità elettronica

Come farsi riconoscere in rete con il nuovo documento di identità elettronico

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è uno strumento complesso, che potrà servire sia per il web che come documento di identità personale e che nasce dall’esigenza di consentire l’identificazione sicura contemporaneamente nel mondo fisico che virtuale, momentaneamente sostituito dalla più semplice Carta Nazionale dei Servizi.
La ridondanza dei supporti informatici richiesti dall’attuale conformazione della Carta d’Identità Elettronica per la memorizzazione dei dati, contenuti sia sulla parte visibile o stampata della carta che su una banda ottica ed un microchip, la rendono un oggetto di difficile gestione tecnica ed organizzativa, che tarderà a diffondersi, nonostante se ne parli da ben cinque anni.

Le caratteristiche tecniche

La Carta d’Identità Elettronica è una smart card che integra nel supporto in policarbonato una banda ottica e un microprocessore.
Più specificamente, i dati del titolare, compresa la foto, sono impressi in modo visibile sia sul supporto fisico, per l’identificazione ’’a vista’’, che sulla banda ottica poi memorizzati informaticamente sul microchip e ancora sulla banda ottica. 
In questo modo, da un lato la banda ottica ha una funzione di sicurezza, in quanto non permette di modificare i dati in fase di contraffazione, dall’altro il microchip viene utilizzato per consentire il riconoscimento in rete del titolare e le ’’negoziazioni transazionali’’ tra chi richiede il servizio e chi lo eroga.
Sul microchip è inoltre possibile ospitare dei dati immessi dalle pubbliche amministrazioni per accedere ai servizi qualificati da queste implementati, nonché i certificati di firma digitale.
I servizi che richiedono la memorizzazione di dati sulla carta possono essere comunali o nazionali.
Quelli comunali possono essere predisposti in piena autonomia dai comuni, mentre per quelli nazionali è necessaria un’autorizzazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica.

I vantaggi

La Carta d’Identità Elettronica si pone diversi obiettivi:
- maggiore sicurezza nel processo di identificazione ai fini di polizia
- utilizzo quale strumento di identificazione in rete per i servizi telematici
- completa interoperabilità su tutto il territorio nazionale.

Gli adempimenti dei comuni per la gestione della CIE

Innanzitutto deve esistere ed essere operativo un sistema informativo comunale, conforme ai requisiti del Testo unico sulla documentazione amministrativa e completo di tutti i sistemi necessari come il protocollo informatico, l’archiviazione digitale dei documenti, la firma digitale.
Tale sistema comprenderà anche la gestione informatizzata dell’anagrafe, tramite un data base.
All’interno di tale sistema, dovrà essere costituito un sistema Carta d’Identità Elettronica, comprendente una postazione destinata al collegamento con il Centro nazionale per i Servizi demografici ed un’altra dedicata all’emissione delle carte.
Il sistema Carta d’Identità Elettronica può essere ubicato in una sede diversa dagli uffici comunali dove risiede il sistema informativo, ad esempio presso l’URP, o addirittura presso un centro servizi del tutto indipendente.
Per l’emissione della carta, dopo aver richiesto al cittadino le generalità (previa esibizione di un documento tradizionale), il sistema richiede le informazioni anagrafiche al sistema informativo comunale. Lo scambio avviene attraverso una rigorosa procedura di riconoscimento attraverso firma digitale.
La procedura richiede anche una comunicazione al Centro nazionale per i Servizi demografici e la richiesta di emettere la carta di identità elettronica. Inoltre, vengono richieste una fotografia e l’impronta digitale della persona interessata.
Emessa la carta, il sistema Carta d’Identità Elettronica invia a quello informativo comunale i relativi dati. In tal modo, sono a conoscenza dell’esistenza del nuovo documento sia il Sistema Informativo Comunale che il Centro nazionale per i Servizi demografici. 

Ultimo aggiornamento:  14/05/2013

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