Mettiamoci la faccia: prosegue l’iniziativa sul territorio nazionale
25 marzo 2013 - E’ sempre possibile per tutte le amministrazioni interessate aderire all’iniziativa “Mettiamoci la faccia” promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica. per la misurazione della customer satisfaction nelle pubbliche amministrazioni attraverso l’uso delle “emoticons”.
A quasi quattro anni dalla sua nascita, “Mettiamoci la faccia” continua ad avere un buon riscontro in termini di partecipazione delle amministrazioni, mentre le valutazioni espresse dai cittadini hanno consentito nel mese di febbraio di sfiorare la soglia dei diciotto milioni di giudizi complessivamente raccolti.
Nel corso del mese di febbraio è aumentata la copertura della rilevazione grazie sia all’ampliamento dei servizi oggetto di rilevazione realizzato da amministrazioni, quali l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e il comune di Catania, già attive, che all’avvio della rilevazione da parte del comune di Sogliano Cavour (LE) per i servizi erogati allo sportello riguardanti i servizi di anagrafe, di urbanistica ed edilizia, tributi e pagamenti, servizi socio-assistenziali e di polizia municipale.
Il software scelto anche da questo comune è SEM la piattaforma web realizzata e messa a disposizione dal Dipartimento della Funzione Pubblica per la raccolta dei giudizi da parte di tutte le amministrazioni che intendono partecipare all’iniziativa Mettiamoci la faccia.
Ad oggi le amministrazioni attive sono 307 con 3160 sportelli dislocati in 777 sedi.
Per quanto riguarda l’adesione dei cittadini all’iniziativa, anche nel mese in corso si mantiene stabile il tasso di partecipazione (dato dal rapporto tra il numero di utenti che hanno espresso un giudizio e il numero di utenti che hanno usufruito del servizio) nei tre canali –sportello (15%),telefono (6%),web (3%)- di erogazione del servizio .
Infine, per quanto concerne il livello generale di soddisfazione, a febbraio l’81% dei cittadini si è dichiarato soddisfatto del servizio ricevuto, con una lieve miglioramento rispetto al dato fatto registrare dall’inizio dell’anno (80%), contestualmente aumenta però di un punto percentuale in tutti e tre i canali di erogazione del servizio la percentuale di insoddisfatti che a livello generale passa dal 5% al 6%.