Processi decisionali inclusivi

Come coinvolgere i cittadini nelle politiche pubbliche

Nell’ottica della riqualificazione dei rapporti fra cittadini e istituzioni - principio angolare delle riforme degli anni Novanta - diverse Pubbliche Amministrazioni hanno sperimentato e/o sviluppato strumenti e iniziative per favorire forme di partecipazione civica.

Sotto il profilo normativo, tale tendenza è stata ulteriormente rafforzata e rinnovata nei contenuti in seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione, la quale introduce, all’art. 118, il principio di sussidiarietà orizzontale, che stabilisce che "Stato, Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà".
 
Ciò significa attribuire al cittadino un ruolo di primaria centralità nella vita pubblica, oltre che un potere di iniziativa nuovo; vale a dire, indurre un’evoluzione ulteriore delle modalità di relazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini, in una logica di superamento del "paradigma bipolare"[1] per il perseguimento di obiettivi comuni. Il principio di sussidiarietà orizzontale si pone così come nuovo "paradigma pluralista, paritario e relazionale"; esso va considerato infatti come "principio eminentemente relazionale, in quanto disciplina i rapporti fra soggetti tutti dotati di autonomia: i cittadini, singoli o associati; le pubbliche amministrazioni; i vertici politici delle amministrazioni ".[2]
 
In questo quadro cambia quindi anche il ruolo della Pubblica Amministrazione: essa non è più solo produttrice di servizi ma anche produttrice di politiche pubbliche, in quanto la sua azione è sempre più caratterizzata dalla necessità di governo di un sistema di attori complesso che vede la collaborazione di soggetti pubblici e privati (altre istituzioni pubbliche, associazioni, soggetti privati o comuni cittadini) che operano sul territorio con competenze specifiche che vengono valorizzate per soddisfare "bisogni pubblici". In altre parole si fa avanti il concetto di governance del territorio, che vede la PA come un soggetto in grado di catalizzare, gestire e mettere a sistema contributi di natura diversa, in un’ottica di co-progettazione e co-costruzione delle policies.
 
Questa lettura ha come conseguenza un processo di de-strutturazione e ri-costruzione della relazione con cui le PP.AA. si approcciano al cittadino, che corre parallelamente al processo più ampio di democratizzazione della vita pubblica e come tale non può che impattare anche sulle modalità con cui le pubbliche amministrazioni gestiscono la propria funzione di comunicazione al cittadino, nella sua valenza di processo che coinvolge istituzioni e cittadini nella ricerca di nuove modalità di interazione reciproca[3].
 
In tal senso, comunicare, soprattutto per una Pubblica Amministrazione, è sempre più una sfida e lo è ancora di più se finalizzata all’attivazione di processi di confronto e relazione con i cittadini, che consentono loro di raggiungere più elevati livelli di consapevolezza e conoscenza della vita e dell’azione delle istituzioni.
Occorre pertanto da parte delle amministrazioni locali una forte predisposizione al dialogo con la propria comunità in modo da favorire la partecipazione dei diversi stakeholder alla definizione delle strategie e dei programmi. La pubblica amministrazione deve quindi essere in grado di "governare delle relazioni", ovvero riformulare i propri processi decisionali sulla base di sistemi di relazione più ampi e articolati rispetto a quelli tradizionali.
 
Le forme di coinvolgimento degli stakeholder alle politiche pubbliche possono essere di diverse tipologie, caratterizzate da diversi "gradi di intensità" (alcune più attive, altre più passive) e da diversi livelli di impatto sul processo e sugli esiti. Esse possono essere suddivise in tre categorie:

- informazione/comunicazione: è un approccio sostanzialmente informativo; l’Amministrazione informa, comunica, rende consapevoli gli stakeholder individuati disposizioni, scelte, soluzioni decise unilateralmente, attraverso gli strumenti propri della comunicazione esterna;

- consultazione/ascolto: è un approccio che prevede in un primo tempo una fase di informazione delle scelte che l’Amministrazione intende compiere rispetto ad una particolare politica e, in un secondo tempo, una fase di ascolto degli stakeholder individuati rispetto all’ambito considerato. Le  osservazioni raccolte potranno poi essere considerate dall’Amministrazione per una valutazione della qualità delle politiche e per una eventuale rimodulazione delle stesse;

- collaborazione/coinvolgimento attivo
: è un approccio che prevede l’attivazione di processi negoziali supportati da tecniche complesse, finalizzato a prendere decisioni condivise tra Amministrazione e stakeholder. Questo livello prevede pertanto un ruolo attivo e dinamico di collaborazione e coinvolgimento attivo dei portatori di interesse interno al processo decisionale.

L’approccio di coinvolgimento attivo ha una duplice funzione: da un lato si vogliono ricercare spazi e modalità di interazione con i soggetti di un territorio in grado di rappresentare bisogni ed istanze specifiche, dall’altro si ritiene utile apportare più contributi e più punti di vista alla soluzione dei problemi complessi che si presentano nel governo della comunità locale. Tale approccio va ad impattare sulle modalità di funzionamento dell’Ente locale inducendo l’implementazione di strumenti nuovi da affiancare ai tradizionali strumenti di rappresentanza generale degli interessi dei cittadini, i quali a loro volta determinano necessariamente una rivisitazione degli attuali processi decisionali.
Nell’ottica di realizzare politiche multi-attore in grado di condividere le scelte pubbliche con altre Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni, cittadini del proprio territorio è quindi necessario che le Amministrazioni mettano a sistema una metodologia in grado di agevolare l’inclusione di questi soggetti nei processi decisionali. Tale metodologia dovrà pertanto avere una struttura processuale finalizzata all’inclusione e alla partecipazione degli stakeholder e dei soggetti interessati sia alle decisioni da assumere (processi decisionali inclusivi) che alla gestione e alla valutazione delle decisioni assunte.
 
L’attivazione di processi decisionali inclusivi presuppone che gli stakeholder individuati "possano esprimersi, dispongano di informazioni adeguate, provino ad ascoltarsi e a capirsi, siano messi in condizione di arrivare, se è possibile, a soluzioni condivise o, se non è possibile, a trattare esplicitamente i loro conflitti".[1]

Per approcciare, ascoltare e relazionarsi con gli stakeholder individuati è opportuno che le Amministrazioni utilizzino tecniche e metodi specifici. E’ possibile per esempio prevedere queste tre tipologie [2]:

- tecniche per l’ascolto;
- tecniche per l’interazione costruttiva;
- tecniche per la risoluzione dei conflitti.
 
 
Le nuove tecnologie, oggi sempre più utilizzate dalle amministrazioni pubbliche, offrono nuove possibilità e nuove opportunità per la costituzione di canali di ascolto e partecipazione attiva dei cittadini e dei diversi portatori di interesse: lo sviluppo dell’ e-democracy, partecipazione attraverso l’ICT, è infatti uno dei cambiamenti più importanti, insieme all’e-government, della relazione cittadino-amministrazioni/istituzioni in prospettiva di una maggiore inclusione nelle scelte politiche e nella governance locale.
 

Approfondimenti da QualitaPA

  • Processi partecipativi
    Nell’ambito del progetto "Rafforzamento della capacità amministrativa per un’amministrazione di qualità" PON Governance e Azioni di Sistema è stata realizzata, nel 2009-2010, un’attività di coinvolgimento e partecipazione civica in Calabria, Campania e Puglia, allo scopo di rafforzare i processi partecipativi avviati o in fase di avvio e di consolidare prassi basate su relazioni collaborative fra i soggetti presenti nelle diverse fasi di realizzazione degli interventi. 
  • Valutazione Civica 
    Nell’ambito del PON Governance 2007-2013, con il coinvolgimento attivo di 14 città delle regioni obiettivo convergenza, è stato promosso un percorso sperimentale per la creazione di una metodologia di valutazione civica. La valutazione civica è un processo di analisi critica e sistematica dell’azione delle amministrazioni pubbliche che coinvolge direttamente i cittadini e le associazioni nelle varie fasi di gestione dei servizi. Nell’ambito di questa iniziativa sono stati definiti alcuni materiali utili.
  • Change by us
    Approfondimento di questa iniziativa statunitense, che prevede la sperimentazione di un nuovo sistema di gestione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, mirato al coinvolgimento e alla partecipazione dei singoli individui alla gestione della cosa pubblica. Sul sito si possono consultare materiali di approfondimento.
  • Focus Cittadini e processi partecipativi Analisi e approfondimenti in merito al rapporto OCSE dell'anno 2008 relativo alla partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche.
     

Si è detto in lista

Esperienze

  • Partecipazione_L'Esperienza del Comune di Calcinaia New
     "Il Comune siamo noi" questo il nome del progetto del Comune di Calcinaia, in provincia di Pisa, finanziato dall'Autorità Regionale per la Partecipazione della Toscana (legge regionale 69 del 2007), nato per intraprendere un percorso di partecipazione civica, con l'obiettivo di creare nuovi spazi di discussione e nuovi strumenti operativi che consentano ai cittadini di incidere nella definizione delle politiche del comune. Il percorso di partecipazione ha previsto 5 fasi.
    Fase 1: selezione dei partecipanti. Nel periodo compreso tra Settembre e Dicembre 2012, 64 cittadini residenti nel Comune di Calcinaia sono stati estratti a campione dalle liste anagrafiche.
    Fase 2. I cittadini convocati si sono riuniti ed hanno analizzato e valutato le politiche del Comune.
    Fase 3. Costituzione dei laboratori.
    Fase 4. Elaborazione dei 7 progetti per la messa in opera di opere pubbliche o per l'acquisto di beni per la collettività. Le risorse, sono state individuate nel bilancio di previsione 2013 del Comune.
    Fase 5. Nel mese di Febbraio tutta la cittadinanza è stata chiamata a decidere, attraverso una votazione, quale intervento doveva essere realizzato sul territorio comunale.
    Diversi i canali di comunicazione utilizzati per monitorare lo svolgersi dei lavori, tra questi: il sito istituzionale, costantemente aggiornato, attraverso cui ogni cittadino del Comune di Calcinaia ha potuto seguire le varie fasi del percorso di partecipazione "Il Comune Siamo Noi" e l'emittente pisana che ha trasmesso un Focus dedicato esclusivamente alla serata finale della presentazione dei progetti del processo partecipativo. Il risultato finale che si intende raggiungere, attraverso un ampio coinvolgimento della popolazione, è la realizzazione di un bilancio partecipato del Comune.

    Referente:
    Nadia Carpita
    Dirigente
    Tel.0587265426
    Fax:0587265406
    segreteria@comune.calcinaia.pi.it


  • Partecipazione_L'esperienza del Comune di Trieste New
     Il progetto Comuni-Chiamo ha il duplice obiettivo di incrementare la partecipazione dei cittadini e di migliorare il servizio a loro offerto dal Comune di Trieste. Ai cittadini viene data la possibilità di segnalare i problemi della città attraverso il sito internet e le applicazioni per smartphone, oltre ai canali tradizionali (mail, telefono e sportello). Il portale Comuni-Chiamo in automatico elabora le segnalazioni riducendo notevolmente il lavoro richiesto, elimina le duplicazioni di attività e semplifica tutto il processo di risoluzione. La piattaforma "Comuni-Chiamo" consente di individuare i problemi più importanti per i cittadini e di concentrare le risorse sulla loro risoluzione. Inoltre le statistiche interne permettono di comprendere la qualità delle attività comunali e il loro andamento nel tempo, innescando così un processo di miglioramento continuo. L'obiettivo è quello semplificare i processi per poter dedicare più energie alla qualità della relazione con i cittadini.

    Referente:
    Maila Zarattini
    Direttore Servizio comunicazione Comune di Trieste
    Telefono 040 6754484
    Fax 0406756060
    E-mail zarattini@comune.trieste.it


  • Partecipazione_L'esperienza del Comune di Valdagno New
     VALDAGNO 2.0- La partecipazione anche attraverso il Web. Questo il nuovo progetto del Comune di Valdagno, che si inserisce nel piano di ascolto dei cittadini, utilizzando le potenzialità del web 2.0 e i nuovi codici di comunicazione e multimedialità.L'iniziativa, in collaborazione con il media partner Via Vai Tv Online, prevede una rubrica video periodica, pubblicata on line e sui principali social network in cui il Sindaco risponde alle domande più frequenti dei cittadini raccolte attraverso la rete. I cittadini possono inviare le proprie domande ai recapiti e-mail, sui social network attivi del Comune: Facebook, Youtube, Twitter e alla testata Via VaiTv. Le risposte alle domande più frequenti saranno date periodicamente dal Sindaco attraverso delle brevi video-interviste che verranno rese pubbliche on line attraverso i canali del Comune e di Via vai Tv. L'obiettivo è quello di offrire nuovi spazi di partecipazione, oltre quelli gia' organizzati e stimolare il dialogo e la discussione attiva sulla città sfruttando le potenzialita' e gli strumenti del web 2.0.

    Referente:
    Michele Cocco
    Responsabile dell'Ufficio di staff e portavoce del Sindaco
    Tel:0445428260 0445428261
    Fax:0445428213
    Email:partecipa@comune.valdagno.vi.it


  • Partecipazione_L'esperienza della Regione Toscana
     La Regione Toscana nel 2007 ha approvato, prima tra tutte le regioni italiane, una legge che riconosce e garantisce il diritto alla partecipazione alle politiche regionali e locali (l. n°69/2007). Grazie a questa legge cittadini, associazioni e istituzioni toscane possono presentare richieste al fine di aprire un processo partecipativo sui grandi interventi e progetti regionali e locali (come per esempio interventi urbanistici e infrastrutturali, progetti con impatto ambientale, interventi in tema di politiche sociali o sanità). La Regione può promuovere, ovviamente, processi e momenti di partecipazione, anche senza richieste dirette da parte della cittadinanza: l'esito del dibattito pubblico non è vincolante, ma dovrebbe influenzare le scelte e le politiche dell'amministrazione regionale.
    A norma della legge 69/2007, è stata istituita l'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della Partecipazione, che ha il compito, tra gli altri, di valutare le proposte sui processi partecipativi promosse dagli enti locali.
    La stesura della legge, che si ispira ai modelli anglosassoni e francesi, è stata condivisa con la cittadinanza, attraverso incontri pubblici, l'uso delle nuove tecnologie e l'organizzazione di Town Meeting.
    Il Town meeting è uno strumento di partecipazione diretta al governo locale da parte dei cittadini che ha le sue origini nella regione statunitense del New England, e che ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi quindici anni negli Stati Uniti e recentemente anche in Europa: la Regione Toscana in questi anni ha già promosso questo strumento, anche nella sua versione più innovativa (l'electronic Town Meeting) per promuovere la partecipazione su alcuni importanti temi: sul piano paesaggistico (concluso nel febbraio del 2010), sul testamento biologico (aprile 2009), sui cambiamenti climatici (novembre 2008), sulla spesa sanitaria (novembre 2007).
    La Regione ha inoltre promosso, dal dicembre 2008, 'Piazza Toscana', spazio virtuale nel quale tutti i cittadini possono discutere tra di loro e con i propri amministratori su alcuni temi. Su Piazza virtuale si possono consultare liberamente tutti i dibattiti aperti, leggere i documenti ufficiali, guardare le foto ed i video, partecipare alle discussioni, commentare gli interventi di altri cittadini, votare le discussioni e gli interventi, esprimere la propria opinione.
    Sul sito dell'Autorità regionale per la partecipazione è possibile, inoltre, conoscere i processi partecipativi degli enti locali in corso.

    Referente:
    Manuele Bragherio
    forumpartecipazione@regione.toscana.it


  • Partecipazione_L'esperienza della Regione Emilia Romagna
     La Regione Emilia Romagna ha approvato nel febbraio 2010, la legge regionale sulla partecipazione alle poltiche regionali e locali (legge n°3/2010). La Regione, già prima della legge, si era impegnata nella promozione di iniziative e progetti di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini alle politiche locali. Tra questi, il progetto Partecipa.net, si propone di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, favorendo il dialogo con la PA, attraverso nuovi servizi informativi e nuovi canali di ascolto. Tra i diversi strumenti, la regione promuove il portale web, il kit dell'e-democracy, la comunità on line e il forum di discussione 'Iopartecipo', luogo virtuale attraverso il quale conoscere le attività della Regione Emilia-Romagna e i processi di ascolto e coinvolgimento, partecipare alle discussioni. Io partecipo offre servizi d'informazione per aree tematiche prodotti dai diversi settori, uffici e servizi dell'amministrazione regionale. Una redazione centrale coordina il sistema, mentre i singoli servizi di informazione monotematica sono gestiti da redazioni decentrate attivate presso diversi uffici dell'amministrazione.
    L'URP della Regione Emilia-Romagna offre supporto e consulenza ai cittadini che desiderano accedere ai servizi e opportunità messi a disposizione dal progetto.

    Referente:
    Franceschini Sabrina
    mail: sfranceschini@regione.emilia-romagna.it
    Tel. 051/284531


  • Partecipazione_L'esperienza dell'Assessorato alla Pace, Partecipazione, Trasparenza, Politiche giovanili, Rapporti con i Quartieri del Comune di Putignano (BA)
     Il progetto "QUADRO D'INSIEME + SPAZIO COMUNE" realizzato per incrementare la conoscibilità dell'Assessorato e per consentire forme di partecipazione condivisa dell'attività di programmazione per l?anno 2008, ha avuto corso dall?autunno 2007 sino all'avvio della programmazione per il 2008 . La prima fase, del progetto Quadro d'Insieme, è stata quella di progettazione e di avviamento, finalizzata alla divulgazione della missione dell'Assessorato presso la cittadinanza , così da facilitarne la successiva partecipazione. Dopo una prima fase di progettazione del percorso e di ideazione grafica dei loghi che avrebbero contraddistinto i settori di interesse dell'Assessorato, si è avviata la fase di vero e proprio coinvolgimento dei cittadini, invitati a contribuire alla programmazione delle attività per il 2008. La seconda fase, "Spazio Comune", è stata quella della definizione finale delle attività da svolgere e della valutazione. In questa fase il progetto ha virato nel campo della sussidiarietà orizzontale perché ai cittadini decisori si è voluto chiedere anche un contributo attivo nell'attuazione delle attività proposte. I soggetti interni all'amministrazione coinvolti, oltre ai referenti politici, sono stati i componenti dell'ufficio URP (settore partecipazione)


    Referente:
    Giovanni Pugliese
    Tel.0804056269
    Fax 0804056269
    gi_pugliese@yahoo.it


  • Partecipazione_L'esperienza del Comune di Roma
     Il Progetto Circolo del Comune di Roma, al quale partecipano attivamente anche le amministrazioni comunali di Grosseto e Torino, ha l'obiettivo di sperimentare metodologie e strumenti di partecipazione dei cittadini alla formulazione delle decisioni su temi relativi ai servizi pubblici locali.
    I tre comuni partecipanti sono accomunati da un background favorevole a questo tipo di innovazione: tutti hanno le Agenzie per il Controllo della Qualità dei Servizi Locali Pubblici, e tutti hanno una consolidata pratica nella gestione di relazioni con i cittadini, in un'ottica citizen oriented grazie all'attivazione di strutture come i call center e l'utilizzo di strumenti quali l'Agenda 21, ed azioni di sviluppo sostenibile.
    Ogni amministrazione realizzerà e sperimenterà strumenti di partecipazione off line e soprattutto on line (forum, mailing list, redazione condivisa, ecc) ed integrerà le proprie piattaforme con altri canali di comunicazione con i cittadini già attivi (call o contact center, CRM, KMS ecc.) e applicativi di utilità dei portali (autenticazione dei cittadini, profiling degli utenti ecc.).
    Le indicazioni e le proposte dei cittadini coinvolti saranno utili strumenti di lavoro sia per l'ente comunale, che si impegnerà a dare ascolto e rispondere alle istanze, sia per le agenzie per il controllo dei servizi pubblici che raffineranno nel senso indicato i propri monitoraggi.

    Referente:
    Cirillo Carolina - Zurlo Teodorico
    Miglioramento organizzativo e Innovazione Tecnologica
    cirillo@comune.roma.it - teodorico.zurlo@comune.roma.it
    Tel 0667102950


  • Partecipazione_L'esperienza dell'Ausl di Modena
     Il Laboratorio per il Cittadino Competente consente agli utenti di acquisire le competenze necessarie per discriminare la qualità dell'informazione per/sulla salute che gli vengono fornite.
  • Partecipazione_L'esperienza del Comune di Sant'Arcangelo di Romagna (RN)
     Il Comune di Sant'Arcangelo di Romagna (RN), attraverso il progetto "La città e la sua gente" ha coinvolto la cittadinanza nella fase di prima redazione del Piano Regolatore Generale, individuato come strumento di governo strategico per la propria comunità territoriale.

Cosa dice la norma

Bibliografia



Ultimo aggiornamento: 19/03/13