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Dalla concertazione alla progettazione partecipata: il progetto Interland sul welfare rurale in Puglia

Nell’ambito del progetto "Rafforzamento della capacità amministrativa per un’amministrazione di qualità" PON Governance e Azioni di Sistema, coordinato e gestito dal Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con il Formez sono state realizzate diverse azioni di supporto e accompagnamento nella progettazione partecipata alle amministrazioni delle regioni obiettivo convergenza (settembre 2010)

In Puglia, in particolare, è stata avviata, all’interno della ridefinizione dei piani sociali di zona, un’azione di accompagnamento al processo partecipativo attivato dall’assessorato Solidarietà - Politiche sociali e Flussi migratori della Regione per la realizzazione dei piani sociali di zona 2009-2011.

Negli ultimi anni la Puglia si è distinta per un’attenzione reale e per un’azione coerente con le pratiche partecipative indicate nei programmi e nelle scelte organizzative: il Progetto PON GAS “Rafforzamento della capacità amministrativa per un’amministrazione di qualità” ha raccolto le indicazioni provenienti dall’amministrazione regionale pugliese ed è intervenuta sul processo relativo alla redazione degli ultimi  piani di zona organizzando, negliambiti territoriali di Trani Bisceglie, Andria e Putignano numerosi tavoli tematici. Tali incontri sono stati condotti non con i metodi tradizionali della concertazione, ma con le metodologie innovative della progettazione partecipata.

I piani di zona prevedono, di norma, una fase di concertazione con i diversi attori del territorio per identificare i bisogni e le priorità nella programmazione delle politiche sociali locali. Si tratta di un’importante innovazione nel processo decisionale di una politica pubblica, che troppo spesso però è stata recepita a livello di “procedura”, senza modificare strutturalmente e coerentemente l’approccio alla programmazione degli interventi. In tal senso, i tavoli di concertazione si sono spesso trasformati in uno dei tanti adempimenti burocratici dell’amministrazione, riducendo nei fatti l’efficacia dell’innovazione e della partecipazione. Questo non è avvenuto in Puglia, che si è dimostrata regione in grado coinvolgere i cittadini nei processi decisionali.

Da questa prima fase dell’azione PON GAS,  incentrata su processi decisionali inclusivi, ne è scaturita una seconda, che ha visto come protagonista l’ambito di Putignano, un territorio più o meno coincidente con la Valle d’Itria, comprendente cinque comuni di grosse dimensioni: Putignano, Alberobello, Castellana Grotte, Locorotondo e Noci. I referenti istituzionali di questi comuni hanno voluto dar seguito ai tavoli tematici, sviluppando una delle priorità emerse  dal confronto: il problema dell’accessibilità dei servizi nelle zone rurali.

Fra maggio e giugno 2010 sono stati realizzati 5 laboratori sul territorio che, attraverso un’analisi SWOT partecipata con 48 persone fra amministratori, funzionari, cittadini e associazioni, integrata da una serie di interviste a testimoni privilegiati, hanno prima affrontato il tema del welfare rurale e poi approfondito al suo interno quello delle politiche di genere, incentrate in modo particolare edin collegamento con interventi specifici della regione Puglia- sul tema  della conciliazione dei tempi e degli spazi.

L’ambito di Putignano è un territorio particolare dal punto di vista del rapporto città- campagna: ha una ruralità diffusa e non marginalizzata, dove molti giovani scelgono di ristrutturare le vecchie case ed esistono numerose iniziative imprenditoriali nel campo dell’agriturismo.

I laboratori hanno evidenziato una relativa soddisfazione rispetto alla qualità della vita in campagna e una carenza non tanto di servizi sociali (per i quali ci si sposta nel centro abitato) quanto di sicurezza. Inoltre è stata riscontrata  l’esigenza di accedere più facilmente ad altri tipi di servizi, (quali la banda larga;ciò riflette sia il peso che sta acquistando la popolazione giovanile, che il ruolo crescente delle donne nell’imprenditorialità.

Anche la viabilità è un problema, come lo è in parte quello dei trasporti per i bambini, garantito negli orari scolastici ma non per altre attività.
 D’altro canto è stataregistrata, soprattutto in alcuni comuni, una forte consapevolezza delle opportunità che il territorio offre nonchèuna grande vitalità dei cittadini organizzati e non. Comincia a farsi strada, inoltre, anche nelle amministrazioni, la consapevolezza che, nell’ambito delle politiche sociali e ambientali, è possibile incrementare la qualità della vita, partendo dalle necessità delle perione e non da un’identificazione a tavolino di punti del programma.

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Ultimo aggiornamento:  17/06/2013