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La Comunicazione del Garante privacy si fa social

16 luglio 2013 - La comunicazione del Garante per la protezione dei dati personali è recentemente sbarcata nel mondo dei social media. Era pressocchè inevitabile per l’Autorità, che fa della comunicazione e dell’informazione una delle sue mission fondamentali, puntare anche su questi strumenti per entrare in contatto con i cittadini, soprattutto quelli più giovani, che appaiono particolarmente esposti ai rischi connessi alla violazione della privacy online (basti pensare, solo per fare un esempio, al fenomeno drammatico del cyberbullismo).

Amministrazioni pubbliche e cittadini 2.0

Le tecnologie digitali modificano profondamente le modalità con le quali le amministrazioni pubbliche gestiscono i dati, erogano i servizi e comunicano con i cittadini. Il web 2.0, in particolare, ha favorito lo sviluppo di nuove forme di relazioni sociali in rete, abilitando la produzione di contenuti user generated e attivando la partecipazione dei cittadini online che contribuiscono a creare nuovi servizi, remixando dati e attività. In Italia - dove Facebook è utilizzato dal 49% degli utilizzatori di Internet (dati Censis, 2011) - l’interesse delle amministrazioni nei confronti dei social network sites è trainato dal crescente numero di cittadini che popolano il web sociale. Infatti, di fronte alla scarsa efficacia delle tradizionali forme di comunicazione tra istituzioni e cittadini - che risentono del clima diffuso di disaffezione verso la politica e la cosa pubblica - i SNS vengono percepiti come strumenti di comunicazione disintermediata, utili scorciatoie per recuperare un dialogo con i cittadini.

Ultimo aggiornamento:  15/05/2013

Note legali e Privacy